Serva di Dio Germana Sommaruga (1914-1995)
La serva di Dio Germana Sommaruga nacque a Cagliari il 25 maggio 1914, dove visse in casa dei nonni, avendo perso la madre quand’era molto piccola. Il papà dopo qualche anno si risposò con una giovane francese che fu mamma amorosa per i figli del marito e poi del proprio. A nove anni Germana sognava di andare in lebbrosario a curare i più poveri dei poveri. Aveva 17 anni quando ricevette, per il suo compleanno, la biografia di san Camillo De Lellis (1550-1614). Da allora iniziò la ricerca sul Santo e sulla sua vocazione personale. Nel novembre 1935 iniziò il cammino tra le “Figlie di San Camillo” a Roma, ma il 6 gennaio 1936 ebbe un'illuminazione improvvisa; lasciare la comunità e dar vita a un movimento di laiche consacrate che nel mondo assistano i malati nello spirito di san Camillo. Fu la prima idea di un istituto ti tipo secolare avuta il 6 gennaio 1936, quando ancora tali istituti non esistevano. Germana tornò a Milano in famiglia, riprese gli studi, frequentò l’Università Cattolica, dove si laureò discutendo una tesi sull’opera di san Camillo nell’assistenzaagli infermi. Studiosa ed esperta del tema, pubblicò in seguito diverse biografie del santo e ridusse in lingua corrente i suoi scritti. Dopo la laurea e dopo alcune esperienze cominciò a insegnare in una scuola media di Niguarda, dove lavorò fino al pensionamento nel 1977. In tutti quegli anni mantenne e rinsaldò i contatti con i Camilliani. Determinante riuscì nel 1937 l’incontro con il padre camilliano Angelo Carazzo (+1945) che con discrezione incoraggiò e guidò spiritualmente Germana e le prime compagne. Morto il padre Carazzo, mons. Giovanni Cazzani, vescovo di Cremona (1915-52) seguì gli inizi dell’Istituto secolare “Missionarie degli infermi”, finoa riconoscerlo il 25 marzo 1948. Dal 1945 al 1951 Germana guidò nel Lombardo-Veneto 1’ Unione Cattolica Infermiere, in collaborazione con i Camilliani. Nel 1954 fondò il Centro di Assistenza malati, presente in più comuni e trasformato nel 1995 in CAMS (Centro Animazione Missione Speranza), diffuso in varie parti del mondo. L'Istituto Missionarie degli Infermi, nel frattempo, ebbe il “decreto di lode” di Pio XII nel 1953, l’approvazione definitiva da Giovanni XXIII nel 1961 e l'approvazione definitiva delle Costituzioni nel 1975 da Paolo VI, atti che accompagnarono gli aggiornamenti e la diffusione dell’Istituto stesso in diverse parti dell’Europa (Francia, Belgio) e del mondo (America Latina, Asia e Africa). Germana, con le sue intuizioni, viaggi e realizzazioni, ma soprattutto con il compimento fedele del progetto di Dio a lei affidato, trasmesso ad altre persone partecipi, come lei, del carisma di san Camillo, poteva ora con umiltà e libertà di spirito lasciare la direzione della sua fondazione. Nel 1973 si ritirò da presidente generale e da allora fu accanto all’Istituto Secolare Missionarie degli Infermi, denominazione completata nel 1979 con l’ulteriore aggiunta “Cristo Speranza”, con la sua presenza, col consiglio e con la sua esperienza acquisita come consultrice della Congregazione per la vita consacrata negli anni dal 1978 al 1991. Nonostante il suo indebolimento fisico e i dolori provocati da artrite reumatoide, continuò nella sua azione e nelle sue pubblicazioni presso l'Opera della Regalità e presso l’editrice Salcom dell’Oari (Opera Assistenza Religiosa Infermi) che Germana aveva contribuito a fondare. Nel febbraio 1987 lasciò la sua abitazione di Milano e visse in casa di riposo a Rho per passare il 22 marzo 1990 a Capriate (Bergamo), presso la casa di riposo “Ovidio Cerruti” retta dai Camilliani; qui passò pressoché a letto il periodo 1994-95, morendo il 4 ottobre 1995. Tuttora riposa nel vicino cimitero.Il suo processo di beatificazione e canonizzazione incominciò, nella fase dell’inchiesta diocesana, a Verona il 28 giugno 2011 e fu concluso mercoledì 26 agosto 2015. Il martedì 27 dicembre 2016 si concluse un supplemento di indagine per la raccolta di ulteriori testimonianze riguardanti la vita e le virtù della Serva di Dio.