Serva di Dio suor Pura Pagani (1914-2001)
Dato il permanere della fama di santità che ne accompagna il ricordo, sebbene non sia iniziata l’inchiesta diocesana sulla vita, virtù e fama di santità di suor Pura Pagani, si anticipa qui la notizia biografica che la riguarda. Carmela Cesira Pagani, come fu registrata al momento del battesimo, nacque a Campofontana nel comune di Selva di Progno (Verona) il 5 novembre 1914. Visse la sua infanzia serenamente accanto ai genitori Benedetto e Oliva e con gli otto fratelli. Fede e amore erano ben radicati nella famiglia Pagani, dalla quale proveniva almeno una zia materna fattasi religiosa. Il 28 giugno 1932 entrò nell’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia a Castelletto di Brenzone, spinta da vocazione ferma e ispirata dalla decisione di servire gli altri. Fu ammessa al noviziato il 19 febbraio 1933 con il nome di suor Pura, emise i primi voti il 19 marzo 1935 e fece la professione perpetua il 12 gennaio 1941. Dopo il primo noviziato, accettò con gioia il mandato di educatrice nella scuola materna, ufficio che esercitò con amore e dedizione fino alla morte. Nel 1940 suor Pura superò l’esame di Stato per l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole inferiori, nelle quali fu educatrice a Folgaria (Trento), Cavazzale (Vicenza) nel 1935-38, Verona Porta Nuova nel 1938-39, Ferrara, Stienta (Rovigo) e Porto Sant'Elpidio (Ascoli Piceno). Dal 1941 al 1954 fu a Monte Romano (Viterbo), da dove dovette allontanarsi a causa di infondate calunnie sul suo conto, per l’aggravarsi delle condizioni di salute e forse per qualche errore o incomprensione nei rapporti col suo Istituto. Costretta ad alcuni anni di esilio da esso, e recatasi a Roma nel 1956, poté uscire dalla grande prova grazie all’aiuto di mons. Fortunato Raspanti (+1960), anziano e ammalato, presso il quale fu ospitata, e grazie anche al provvidenziale incontro con il servo di Dio, gesuita e moralista, padre Felice Cappello (1879-1962), noto anche come “il confessore di Roma”; in tale periodo ebbe anche contatti intensi con Padre Pio da Pietrelcina (1887-1968), ora santo. Ebbe il permesso di rientrare nell’Istituto il 5 aprile 1960. Ripresasi nelle sue forze psico-fisiche, all’inizio del 1961 fu destinata a riprendere la sua attività a Cavazzale e nel 1970 fu inviata a San Zeno di Mozzecane (Verona), dove diresse la Scuola Materna, gestita dalla piccola comunità di suore, aiutando al tempo stessoin parrocchia. Ciò coprì i restanti anni, fino alla morte, sopravvenuta per malattia il 2 luglio 2001. Molto amata da chi la conobbe, si dedicò all’ascolto e alla consolazione di quanti ricorrevano a lei, accolti dal suo “cuore di madre”. Le veniva riconosciuto il carisma della lettura dei cuori, insieme ad altri doni, e quanti la incontravano uscivano dal colloquio con lei sollevati e attirati alle virtù cristiane. Sensibile alle necessità delle Missioni sostenute dal suo Istituto, indirizzava a tale scopo quanto gli offerenti mettevano a disposizione, opera proseguita in seguito dall’ Associazione Amici di suor Pura. Il 4 luglio 2001, dopo i funerali celebrati a San Zeno di Mozzecane, fu sepolta nel piccolo cimitero di Campofontana, dove si danno convegno annualmente i devoti a ricordarne l'anniversario della morte. La sua tomba continua nel tempo ad essere meta di molti pellegrinaggi di gruppi e di singoli.