Serva di Dio suor Maria Edvige Zivelonghi (1919-1949)
La serva di Dio suor Maria Edvige nacque, insieme alla sorella gemella Angela, a Gorgusello di Breonio, nella Lessinia occidentale, il 26 aprile 1919. Cresciuta in ambiente familiare profondamente religioso e ricco dei valori più autentici, già durante gli studi medi superiori fece “l’offerta di tutta se stessa all’ Amore Misericordioso e alla Santissima Volontà di Dio”. Conseguito il diploma magistrale nel 1940, dopo un anno di insegnamento nelle scuole elementari di Stato, per una decisione sull’orientamento della sua vita; partecipò a un corso di esercizi spirituali presso le suore Orsoline di Verona nel settembre 1941, dove sentì parlare delle Figlie di Gesù e trovò nel predicatore chi la comprese e la indirizzò. Tergiversando inizialmente tra il Carmelo e le Figlie di Gesù e consigliatasi, in un incontro del 25 febbraio 1942, con don Giovanni Calabria, già allora in fama di santità, scelse definitivamente, ottenendone il consenso dei genitori, e così il 27 febbraio 1942 entrò, come postulante, tra le Figlie di Gesù, dopo esservi stata come insegnante presso l’Istituto nel 1941-42. Il 14 settembre successivo all’ingresso vestì l’abito religioso e iniziò l’anno di noviziato, vissuto parte in Casa madre e parte a Gaon di Caprino, dove le novizie erano sfollate. Terminato l’anno di noviziato, dal 18 ottobre 1943 fu presso il convento delle Figlie di Gesù della Madonna delle Grazie a Massa Carrara come insegnante nelle elementari. La sua prima professione avvenne il 14 settembre 1944 a Gaon di Caprino, come sublimazione di una scelta di santità già avvenuta. Sempre nel settembre 1944 fu inviata a Cerna come insegnante dei bambini sfollati, rimandavi fino al giugno 1945. Frattanto, nel suo itinerario ascetico, suor Maria Edvige, 1°8 maggio 1942 si era consacrata alla Vergine Maria, trovando un aiuto grandissimo e decisivo nella pratica della “schiavitù d'amore”, proposta da san Luigi Maria Grignion de Montfort nel suo Trattato della vera devozione a Maria, che comporta la consacrazione a Gesù per Maria. Ammalatasi di tubercolosi tra il 1945-46, fu ricoverata prima a Massa e poi in Casa Madre. Dopo i dovuti accertamenti e la conferma della malattia, il 26 agosto 1946 fu ricoverata nel Sanatorio provinciale della Grola di Sant’ Ambrogio (Verona), dove trascorse quasi tre anni. Col procedere della malattia, consapevole della gravità della sua situazione, di cui constatava l’evoluzione, visse con serenità e abbandono la sofferenza, in un cammino spirituale senza soste, da autentica testimone di Gesù. Appressandosi la fine, il 10 marzo 1949 emise i voti perpetui e il 18 marzo seguente morì in fama di santità. Il 14 settembre 2004 incominciò l’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione e canonizzazione, che si chiuse nel 2007 e gli atti furono quindi consegnati alla Congregazione delle cause dei Santi a Roma.