Il parroco di Zevio don Antonio de Castelo racconta che alla fine del Cinquecento in occasione della processione del comune di Zevio alla chiesa di San Zeno,
poichè ai poveri era stato distribuito tutto il vino ivi condotto, non ne restava più per il padre predicatore Alessandro Rosmino. Ad un tratto invece sempre dalle parole di don Antonio apprendiampo che "venne Zanin Bona, conduttor del vino, dicendo: io son venuto a nunciarvi un gran miracolo che ci ha fatto la maestà de Dio, che non vi essendo più vino nel vassello, et volendola condur via, la butta piu che mai dalla spina de mezo! Et io essendo a tavola confuso de ciò, andai alla botte per veder tal miracolo e trovai che l’era il vero, et dopoi ritornato a tavola havendone preso una caraffa et induse il padre predicator insieme con tutti li altri che mangiavano insieme a venir a veder et il Reverendo D. Francesco di Zani è montato su il carro per veder se vi era vino nella bote, et certificato de ciò che ve ne era vene meco, et così tutti levati da tavola venessemo al vassello insieme".
L'Archivio Storico Diocesano conserva 2 buste all'interno delle quali sono stati aggregati presunti miracoli e fatti straordinari accaduti nel veronese tra il XVI e il XIX sec.