La prima riunione della Confraternita segreta del santissimo corpo di Cristo ebbe luogo nella chiesa dei SS. Siro e Libera dei Monaci olivetani il 10 maggio 1517 per iniziativa di Gerolamo Auricalco degli Auricalchi,
predicatore apostolico dell´ordine dei Minori osservanti, che peraltro non ne formalizzava caratteri e funzionamento in uno statuto ben coordinato (cfr. V. Salvaro, «La chiesa dei Santi Siro e Libera e la Venerabile Compagnia in essa eretta. Memorie storiche e documenti inediti», Verona 1882). Papa Leone X con bolla del 29 luglio 1521 ratificò la cessione della chiesa fatta dai Monaci olivetani alla Confraternita, che da allora divenne meglio nota come Compagnia dei santi Siro e Libera. L´ingresso nella società, nel 1578, di Agostino Valier vescovo di Verona con lo scopo di promuovere la devozione all´eucarestia segnava l´avvio di un processo di ampliamento della stessa segnato (per quanto attiene l´aspetto patrimoniale) da lasciti e legati. La Compagnia venne soppressa in forza dei decreti napoleonici del 1806 e i suoi beni indemaniati e venduti all´asta, tuttavia la sola chiesa si riaprì al culto l´11 giugno 1814 e in breve anche la Confraternità si ricostituì, grazie al mutato clima politico e continuò la sua attività per lo meno fino agli anni Venti del Novecento.
L'Archivio Storico Diocesano, nel fondo della Compagnia dei Santi Siro e Libera, conserva 155 registri e 15 buste. Si tratta di registri cassa e di libri di messe, comunioni, suffragi, dispensa di suffragi, parti e ballottazioni, e di filze di fedi, il tutto per un arco cronologico che va dal 1517 al 1909. Una cartella contiene bolle pontificie e ducali.
si segnalano le tesi presenti in archivio:
P.Galvani, La chiesa dei santi Siro e Libera. Storia di una chiesa dimenticata, Politecnico di Milano, a.a. 2015/2016
R.Lonardi, Lo statuto della confraternita segreta del Santissimo Corpo di Cristo dei Santi Siro e Libera di Verona, Università di Padova, a.a.1969/1970