Cennic
Cenni Biografici
Beato Don Giuseppe Baldo (1843-1915) [cel. 24 ottobre]
Originario di Puegnago, in provincia di Brescia e diocesi di Verona, dove nacque il 19 febbraio 1843, formatosi nel seminario di Verona, don Giuseppe Baldo fu ordinato sacerdote il 15 agosto 1865. Vicario cooperatore a Montorio per un anno, fu vicereggente del Collegio vescovile dal 1866 al 1877, quando fu nominato parroco di Ronco all’Adige. Per evitare l’opposizione anticlericale, entrò in incognito il 17 novembre 1877; l’indomani fu nominato vicario foraneo. La sua attività pastorale abbracciò innanzi tutto gli aspetti più direttamente religiosi. Fece dell’Eucaristia il centro della sua vita e della sua pastorale, nuova, dinamica, protesa a portare il lievito del Vangelo in tutti i campi e in tutte le attività che egli svolse secondo le necessità dei tempi anche in ambito sociale e caritativo-assistenziale a favore di poveri e bisognosi, di giovani e lavoratori, dei migranti e per la formazione della donna. Amò ardentemente la Chiesa, ne predicò e difese la dottrina, ne celebrò le prerogative. Le encicliche pontificie furono per lui come un secondo Vangelo. Fu in particolare precursore intelligente e solerte della «Rerum novarum» (15 maggio 1891), che divenne poi la magna charta della sua intensa azione socio-pastorale. Accogliendo nel suo cuore il «Misereor super turbam» di Gesù, si donò senza riserve a Dio e ai fratelli. Le numerose iniziative e istituzioni promosse dal Baldo aprivano la strada al nascere di una nuova congregazione religiosa, la cui attività aveva avuto inizio fin dal 1° maggio 1888. In seguito, il 21 novembre 1894 diede inizio formale alla congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe per l’assistenza ad anziani e ammalati e per l’educazione dell’infanzia e della gioventù. In tale fondazione, esposta inizialmente a incertezze e povertà per il venir meno dell’aiuto promesso da facoltose signore del luogo, ebbe come principale collaboratrice suor Ippolita Clementina Forante (1864-1923). Don Baldo morì il 24 ottobre 1915, dopo lunga e grave malattia, nella sua parrocchia di Ronco all’ Adige, che aveva retto per 38 anni. Fu beatificato il 31 ottobre 1989 da Giovanni Paolo II.