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Cenni Biografici

Beato Carlo Steeb (1773-1856) [cel. 15 dicembre]

Il beato Carlo Steeb!' nacque a Tubinga nel Wiirttemberg (Germania) il 18 dicembre 1773 in una distinta famiglia luterana e fu battezzato l’indomani, accompagnato dall’auspicio che il pastore espresse con Col 3,3: «Vita vestra est abscondita cum Christo in Deo». Compì gli studi nella scuola umanistica della città, dopo di che fu destinato dal padre al commercio. Dopo esser stato a Parigi, giunse a Verona il 24 marzo 1792 per imparare l’italiano e l’arte del commercio della lana. Qui, colpito dalla religiosità dei veronesi e guidato dai fratelli Bertolini dell’Oratorio, passò al cattolicesimo il 14 settembre dello stesso anno. Accogliendo l’invito divino e superando le ostilità della famiglia si orientò e si preparò al sacerdozio. Fu ordinato l’ 8 settembre 1796, festa della Madonna del Popolo. Da pochi mesi Verona era occupata dai Francesi e nel cuore della guerra che li opponeva all’ Austria. Don Carlo svolse il suo ministero come confessore, direttore spirituale e assistente di malati e soldati nel Lazzaretto, dove fu per 18 anni, negli ospedali e tra i militari, avendo egli conoscenza di tre lingue. Fece parte della Fratellanza, della quale con il Leonardi, Bertoni e la Canossa, quasi un “quadrilatero della carità”, contribuì al sorgere e ad elaborare il piano di fondazione. Inoltre, insieme con Bertoni, Mazza e Antonio Francesco Marchi (1789-1875) lo Steeb fu tra i quattro confessori della Verona del tempo, che insieme formavano quello che veniva chiamato “el careton de la misericordia”.  Insegnò lingua francese prima e poi tedesca nelle scuole del seminario e nel Reale Collegio delle Fanciulle agli Angeli. Fu membro della Fratellanza e direttore spirituale della Dame Spedaliere e attivo nell’Ospedale e nel Ricovero, istituito, con la concentrazione dei vari ospedali precedenti, a Verona nel 1812. Nel campo della sanità, i mesi dagli inizi di giugno alla fine di agosto 1836 e da dopo Pasqua all’agosto 1855, furono segnati dal colera. Nel cuore del periodo, dopo lunga esperienza, riflessione e preghiera, don Carlo Steeb fondò nel 1840, con la collaborazione di madre Luigia (in religione Vincenza) Poloni, la Congregazione delle Sorelle della Misericordia, sul tipo delle Figlie della Carità di san Vincenzo de Paoli, con lo scopo che si dedicassero alla cura dei bisognosi, in particolare degli ammalati negli ospedali e per l’educazione delle fanciulle!, istituto diffusosi poi largamente in Italia e fuori. Direttore spirituale molto ricercato, don Steeb coltivò tra i giovani parecchie vocazioni sacerdotali, fu confessore nei monasteri e nei collegi e si distinse per l’apostolato tra 1 fratelli di altra confessione e per la carità verso i bisognosi d’ogni genere. La sua spiritualità era segnata da profonda pietà eucaristica, da un fiducioso abbandono alla Divina Provvidenza, dalla devozione a Gesù Crocifisso, al suo Sacro Cuore e al suo Preziosissimo Sangue, nonché al Cuore Immacolato di Maria, con il cui titolo fu istituita nel 1829 una apposita congregazione in San Pietro in Monastero, sviluppatasi nei successivi anni trenta. Finite anche le feste anniversarie dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima (proclamata dogma l’8 dicembre 1854) e commemorato il primo anniversario della “morte di madre Vincenza Maria Poloni (+11 novembre 1855), don Steeb morì in fama di santità a Verona il 15 dicembre 1856. Fu beatificato il 6 luglio 1975 da Paolo VI.