Pastoralità ed educazione.

L'episcopato di Agostino Valier nella Verona post-tridentina (1565-1606)

di Elisabetta Patrizi

L'autrice

Elisabetta Patrizi è ricercatrice di Storia della pedagogia presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni culturali e del Turismo dell'Università degli Studi di Macerata, dove insegna storia dell'educazione e storia dei processi formativi. Membro del comitato redazionale della rivista internazionale "History of Education & Children's literature" e del Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l'infanzia dell'Ateneo maceratese, ha pubblicato diversi contributi sulla storia della letteratura pedagogica e delle istituzioni educative della prima età moderna. Tra i suoi più recenti lavori ricordiamo il volume Del congiungere le gemme de' gentili con la sapientia de' christiani: la biblioteca del card. Silvio Antoniano tra studia humanitatis e cultura ecclesiastica (Firenze, 2011).

Il libro

Volume I: Sulla scorta di una ricca messe di documenti archivistici e a stampa, la monografia di Elisabetta Patrizi si propone di far luce sull'esperienza di Agostino Valier presso la diocesi di Verona, inserendola nel quadro del processo di rinnovamento cattolico del secondo Cinquecento e del piano di attuazione della Riforma tridentina.

Fine letterato, suddito fedele della Serenissima e collaboratore fidato dell'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, Agostino Valier tenne le redini della Chiesa veronese per quarantuno anni (1565-1606), attuando un complesso programma di rigenerazione della vita religiosa del clero e dei fedeli, del quale l'Autrice ricostruisce le diverse dimensioni.
Dai sinodi diocesani alle visite pastorali, dalla predicazione straordinaria dei tempi di quaresima ed avvento a quella ordinaria dei parroci, dalle istituzioni educative per la formazione del clero in cura d'anime e della classe dirigente fino alle scuole della dottrina cristiana, dalle confraternite devozionali di 'nuova generazione' agli istituti assistenziali per i bisognosi e gli emarginati (poveri, malati, derelitti, mendicanti, ragazze 'pericolanti' ed infanzia abbandonata), fino al rapporto di collaborazione con gli ordini religiosi presenti ed accolti nella diocesi: il grandioso e omnicomprensivo disegno di rigenerazione della societas christiana promosso da Agostino Valier nella diocesi scaligera, seppe operare nel tessuto sociale plasmato dal suo celebre predecessore Gian Matteo Giberti, innestandovi le istanze poste dal Concilio di Trento e proponendo itinerari di perfezionamento spirituale per ogni condizione di vita, nei quali la dimensione pastorale ed educativa seppero fondersi fino a divenire un unicum inscindibile.

Volume II: L'immagine della Verona sancta al tempo del Valier ricostruita dall'Autrice nel primo volume trova un'ulteriore esplicitazione nei documenti e testi raccolti in questo secondo tomo, che intende proporre un'esemplificazione della galassia di 'scritti pedagogici' prodotti dal vescovo di Verona per accompagnare la sua azione di governo.
Lettere pastorali, disposizioni, istruzioni, decreti, regole, costituzioni, ordini e trattati educativi: AgostinoValier fece ampio ricorso allo strumento scritto nell'esercizio del ministero episcopale, attribuendo un significato profondamente etico alla scrittura.
L'Autrice propone una scelta di testi molto diversi per tipologia e finalità, accuratamente annotata e commentata, al fine di consentire al lettore un contatto diretto con le fonti di un progetto pastorale ed educativo esemplificativo di un'epoca, quella dell'età moderna, in cui la dimensione confessionale fu la cifra culturale ed identitaria costitutiva degli uomini e delle donne del tempo.

L'Archivio Storico Diocesano conserva numerosi documenti del cardinale Agostino Valier in particolare, le visite pastorali, le lettere, le circolari e documenti emessi dalla curia vescovile durante il sue episcopato.