L’Archivio Storico Diocesano ha avviato una ricognizione generale di tutto il patrimonio custodito.

L’attività rientra nel progetto triennale “Memoria e trasmissione. Archivi ecclesiastici veronesi in rete” attivato con il sostegno della Fondazione Cariverona.

L’operazione consiste nell’attivazione di una convenzione con la Conferenza Episcopale Italiana per l’uso del software di inventariazione CEIAr mediante il quale verranno censiti tutti i fondi documentali conservati.

Per ogni fondo archivistico verrà quindi fornita anche una descrizione del soggetto produttore e della documentazione conservata. Tali schede verranno validate ed entreranno a far parte di una banca dati nazionale gestita dal progetto CEIAr alla quale ogni archivio potrà attingere per recuperare voci d’autorità create da altri. Tale operazione risulta particolarmente interessante perché mediante una semplice ricerca sarà possibile quindi sapere in quale altro fondo archivistico in Italia è possibile rintracciare informazioni relative ad una persona, famiglia, ente o istituzione.

Ad ogni soggetto verranno inoltre collegate eventuali tesi di laurea presenti in archivio e depositate negli anni e pubblicazioni relative così da fornire agli studiosi dei riferimenti per poter approfondire le proprie ricerche.

Tutte le attività descritte si rendono necessarie per poter pubblicare nella piattaforma BeWeb (Beni ecclesiastici sul web) tutti gli inventari relativi al patrimonio documentale custodito dall’Archivio Storico Diocesano .

Il sito https://beweb.chiesacattolica.it/ ad oggi ospita più di 5.000.000 di descrizioni tra beni artistici, bibliografici ed archivistici custoditi da istituti culturali ecclesiastici in tutta Italia.

Un vero e proprio accesso unico per tutti i beni culturali ecclesiastici d’Italia!

Visita la pagina su BeWeB relativa all'Archivio Diocesano e scopri i fondi archivistici che vi sono conservati.

Nell'ambito del progetto  sono stati scansionati e resi disponibili tutti i documenti relativi alla visita apostolica che nella seconda metà del XVI venne svolta dal vescovo di Verona Agostino Valier per conto del Papa nelle diocesi del Veneto, Istria e Dalmazia. Un ingente patrimonio ora disponibile on-line per tutti gli studiosi interessati.